
Di questa percentuale circa il 35% ha subito danni economici rientranti in un range compreso tra 100 e 5.000 euro, con un 1% che ha riscontrato perdite superiori a tale importo.
Dal rapporto della Cpp si deduce dunque che solo il 68% degli internauti possiede una percezione del rischio incorso durante la navigazione correndo ai ripari tramite il cambiamento della propria password con cadenza regolare e con l’utilizzo di codici diversi per diversi account.
Ancora troppi gli italiani a richio che a causa dell’incuria verso la protezione dei propri dati personali si pongono nella condizione di essere facili prede per i malintenzionati del web.





