E-mail marketing quella forma di comunicazione di carattere commerciale, con lo scopo di coinvolgere un gruppo di persone

Questo, ovviamente, avviene come da nome via e-mail

Ma il marketing non è solo pubblicità…

L’e-mail marketing viene utilizzato anche per accrescere fiducia nel proprio brand.

Perciò: ogni comunicazione che avviene a nome di un’azienda, può definirsi tale. Per metterlo in atto, ci si affida ad un programma che garantisca alcune funzionalità:

  • Liste “Permission Based” o “Double opt-in” che vengono create dopo la sottoscrizione di moduli appositi
  • Gestione Lista: lo strategist deve sapientemente gestire le informazioni, anche attraverso la segmentazione dei clienti, e lo fa amministrando con cura il suo database
  • Contenuti multimediali in aggiunta al testo
  • Campagne con cui “governare” la mole di e-mail sia in entrata che in uscita
  • Disiscrizione: fondamentale la possibilità, per l’utente, di richiedere la cancellazione dalle liste
  • Report: è necessario che, in seguito all’invio di ogni singola e-mail ma anche nel tempo, se ne controlli l’andamento per confermarne l’utilità – o meno – e tracciare eventuali letture o cancellazioni delle stesse

L’e-mail marketing non si improvvisa! E, tra l’altro, è troppo facile confonderlo banalmente con l’invio di una newsletter

E-mail marketing: la strategia. Newsletter: lo strumento

Sfruttare a modo le newsletter può realmente garantire dei risultati. Ciònonostante, molte voci si levano demonizzandola o sminuendola, snobbandola – forse per l’incapacità di utilizzarla saggiamente e correttamente –

La newslwtter è fondamentale anche per la comunicazione di un marchio!

I tools della newsletter

Dall’utilizzo quasi incontrastato del codice html, si è arrivati alla creazione di strumento molto più facili che ottimizzano e velocizzano la realizzazione delle e-mail.

Tra questi, ad esempio:

  • MailChimp
  • MailUp
  • SendBlaster

che possano supportare nella composizione di contenuti testuali e multimediali attraverso le tecnologie “visual” e “drag-n-drop.

Fidelizzare e realizzare

Il primo obiettivo di questa strategia sta nella generazione di contatti: la c.d. Lead Generation.

In seconda battuta, se l’approccio è stato corretto, segue il trattamento degli stessi, cioè quella chiamata Lead Nurturing.

Fidelizzazione, quindi, ma è anche necessario indurre l’utente a compiere altre azioni: si parla di Conversions, che si spera generino in seguito Profits: letteralmente dei profitti.

Testing e report

In seguito all’attuazione, una campagna va sempre monitorata. Efficace è il ricorso di tool di A/B testing: in questo caso si prevede la composizione di almeno due alternative (si pensi, ad esmepio, alle newsletter differenziate anche solo nel titolo). Mappare le preferenze degli utenti è strategico nel determinarne le preferenze e generare conversioni.

Lo strumento migliore per ottenere dati verosimili è rappresentato dalle Landing Page” che sono, di fatto, il passaggio successivo al click, da parte dell’utente, sul pulsante “Call To Action”.

Esistono delle piattaforme apposite per realizzarle, seguendo i dettami del Content Marketing, tramite cui pensare, appunto, a dei contenuti altamente persuasivi che inducano il navigatore allo step successivo, attraverso una o più “Call To Action”.

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