social media ongGrazie al sempre maggiore e sempre più rapido evolversi della tecnologia e della comunicazione anche i rapporti interpersonali e lavorativi mutano nel tempo e di conseguenza cambiano anche i metodi di raccolta e diffusione di opere di volontariato sono cambiate nel tempo e cambieranno ancora in futuro.

Ovviamente mettere il “Mi Piace” a una pagina Fcebook di una Onlus o condividere una foto non salva la vita dei bambini poveri, come anche aumentare il numero dei followers non è l’obiettivo di queste associazioni quindi come si può sfruttare la tecnologia per fare azioni concrete e dare realmente un aiuto a chi ne ha bisogno?

Bisogna quindi spingere gli utenti a fare azioni concrete e a mettere in gioco il proprio tempo e impegnarsi a migliorare tutti insieme.

I metodi per poter ricevere un vero impegno dal pubblico dei social network e dei social media sono diversi come ad esempio trasformare le pagine da semplici “vetrine”, dove vengono semplicemente spiegati gli eventi e le attività, a “Reti” di comunicazione dove poter far capire e apprendere a pieno il vero impegno che si mette in ciò che si fa e portare gli utenti a fare qualcosa di più anche loro.

Un altro modo per trarre un aiuto concreto tramite l’utilizzo dei social potrebbe essere quello di selezionare accuratamente i siti su cui fare maggiore pubblicità e non cercare di essere presenti dappertutto senza un piano preciso in testa, perché così facendo si sprecano solo risorse, quindi scegliere bene dove puntare maggiormente è già un buon punto di partenza.

Il contenuto deve essere la parte più curata, sia esso visivo o testuale è quello che ci farà distinguere e che deciderà se la nostra organizzazione avrà successo o meno, per emergere nel oceano bisogna contraddistinguersi e avere le idee chiare; nonché curare nei minimi particolari tutti i dettagli.

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